Il microbioma oculare normale è composto da comunità batteriche Gram-negative e positive che agiscono come commensali sulla superficie oculare. Uno squilibrio delle specie autoctone o disbiosi provoca alterazioni che possono portare a patologie oculari.
L'uso di lenti a contatto è il fattore predisponente più rilevante. Attraverso una revisione bibliografica su articoli scientifici pubblicati tra il 2018 e il 2022, è stata analizzata, in uno studio eseguito per la società spagnola di oftalmologia e pubblicato nell'agosto del 2023, la relazione tra microbiota oculare sano e disbiosi associata all’uso di lenti a contatto.
Il microbiota oculare negli individui sani è composto principalmente da batteri Proteobacteria, Actinobacteria e Firmicutes. Queste comunità batteriche associate all’uso delle lenti a contatto sviluppano disbiosi, in quanto è possibile osservare un aumento di generi come Staphylococcus e Pseudomonas, che in condizioni normali sono commensali della superficie oculare, ma con l'aumentare del loro numero condizionano la comparsa di patologie oculari come infiltrati corneali, cheratiti batteriche e ulcere corneali. Queste patologie tendono ad evolversi rapidamente, il che, aggiunto alla diagnosi e al trattamento tardivi, può portare a una prognosi visiva sfavorevole.
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