La miopia è aumentata drammaticamente negli ultimi decenni, soprattutto in Asia orientale ed è diventato un grave problema sanitario in tutto il mondo.
Per quanto riguarda i fattori legati alla miopia, il tempo trascorso all'aperto è stato recentemente riconosciuto come protettivo contro la miopia e le attività lavorative da vicino sono state identificate come fattori di rischio per questa patologia.
Dall'inizio della pandemia da coronavirus 2019 (COVID-19) alla fine del 2019, il virus si è diffuso rapidamente in tutto il mondo. La maggior parte dei governi di tutto il mondo ha temporaneamente chiuso gli istituti scolastici per contenere la diffusione virale. Secondo l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura, le scuole in più di 160 paesi sono state temporaneamente chiuse, il che equivale a oltre l'85% della popolazione studentesca mondiale.
In risposta alla pandemia, il governo metropolitano di Tokyo ha chiuso il sistema scolastico pubblico da marzo a fine maggio come misura di emergenza. Circa l'86% di tutti gli asili, le scuole elementari, le scuole medie e le scuole superiori, comprese le scuole pubbliche, private e nazionali in Giappone, sono stati chiusi per circa tre mesi.
Sono stati esaminati, quindi, i cambiamenti nello stile di vita, causati dalla pandemia, di bambini e ragazzi dai 6 ai 17 anni , tra cui l'aumento del tempo trascorso davanti allo schermo e la diminuzione del tempo trascorso all'aperto. Pertanto, ai bambini ed ai ragazzi è stato richiesto di rimanere a casa e dedicarsi al lavoro da vicino: leggere libri, guardare la televisione, giocare ai videogiochi o utilizzare personal computer, tablet e smartphone senza attività all'aperto.
Avendo ipotizzato che l'aumento del tempo trascorso al chiuso con la conseguente riduzione del tempo trascorso all'aperto a causa della pandemia possano aver allungato la lunghezza assiale, causando cosi l'aumento della prevalenza della miopia nei giovani, sono stati valutati i cambiamenti nell'allungamento della lunghezza assiale (AL) del bulbo oculare prima e dopo la pandemia da COVID-19.
In conclusione in questo studio pubblicato sulla rivista “Ophthalmology science” nel Febbraio 2024 ed eseguito a Tokyo nell'ambito del “Tokyo myopia study”, si e' visto che effettivamente con il cambiamento degli stili di vita la pandemia ha causato un aumento della prevalenza della miopia tra i giovani, ma anche che, una volta sospeso il lockdown, con il ritorno della vita all'aperto si è assistito ad un ritorno delle percentuali di allungamento del bulbo oculare ai valori pre-pandemici.
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